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No, il nuovo ruolo di Di Maio non è stato ricoperto da Tony Blair

| 28 aprile 2023
La dichiarazione
«Il nuovo ruolo di Di Maio ce lo aveva Tony Blair»
Fonte: L’aria che tira – La7 | 27 aprile 2023
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
Il segretario di Azione fa confusione tra due ruoli diversi.
In breve
  • Il ruolo che avrà Di Maio è nuovo e riguarderà le questioni di energia e di sicurezza con Paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti. TWEET
  • Tra il 2007 e il 2015 Blair è stato inviato speciale per il Quartetto per il Medio Oriente e si è occupato del conflitto tra Israele e Palestina. TWEET
Il 27 aprile, ospite a L’aria che tira su La7, il segretario di Azione Carlo Calenda ha commentato (min. 12:40) la nomina dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio a rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico. Calenda ha detto che il Medio Oriente lo vede «messo male» visto che in passato il nuovo ruolo di Di Maio è stato ricoperto dall’ex primo ministro britannico Tony Blair, una figura «con più esperienza» dell’ex capo politico del Movimento 5 stelle. 

Abbiamo verificato e le cose non stanno così: Calenda fa confusione tra due ruoli diversi.

Il ruolo di Di Maio

Il 27 aprile il Comitato politico e di sicurezza del Consiglio dell’Ue, un’istituzione responsabile della politica estera europea, ha ratificato la nomina di Di Maio a rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo Persico, il tratto di mare che si estende tra l’Iran e la penisola arabica. Il Comitato politico e di sicurezza è composto dagli ambasciatori dei 27 Paesi dell’Ue a Bruxelles, che hanno confermato la nomina indicata alcuni giorni prima da Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza. 

Il 21 aprile Borrell ha inviato una lettera al Comitato politico e di sicurezza in cui proponeva la nomina di Di Maio per il ruolo di rappresentante speciale dell’Ue, una figura diplomatica nuova che Borrell aveva chiesto di creare a luglio 2022. L’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri ha proposto di nominare Di Maio per 21 mesi, da luglio 2023 a febbraio 2025, spiegando che ha il «profilo internazionale adatto» per questo ruolo. Tra le altre cose negli ultimi anni Di Maio è stato ministro degli Esteri in due governi, nel secondo governo Conte e in quello guidato da Mario Draghi. «I suoi ampi contatti con i Paesi del Golfo gli permetteranno di interloquire con gli attori rilevanti al livello appropriato», ha scritto Borrell nella lettera, a sostegno della candidatura di Di Maio. 

I Paesi con cui dovrà interagire Di Maio sono l’Arabia Saudita, il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Kuwait, l’Oman e lo Yemen. L’ex ministro degli Esteri dovrà occuparsi principalmente di due temi: l’energia, visto che gli Stati del Golfo sono esportatori di petrolio e gas, e la sicurezza (non solo per i rapporti con l’Iran, ma anche per il conflitto in Yemen). Questi due ambiti sono stati indicati come prioritari da Borrell a febbraio 2022, a sostegno della creazione della nuova figura di rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo. 

Al momento l’Ue conta già nove rappresentanti speciali, tra cui tre per i rapporti tra i Paesi nei Balcani e uno per il processo di pace tra Israele e Palestina.

Il ruolo di Blair

Come detto, il ruolo che ricoprirà Di Maio è nuovo: dunque non è vero che in passato è stato occupato da Blair. Come mai allora Calenda ha fatto il nome dell’ex primo ministro britannico?

A giugno 2007 Blair è stato nominato inviato speciale per il Quartetto per il Medio Oriente, carica da cui si poi dimesso nel 2015, dopo una serie di critiche sul suo operato. Il Quartetto per il Medio Oriente è un organismo nato nel 2002 per favorire un accordo di pace tra Israele e Palestina ed è composto dalle Nazioni Unite, dagli Stati Uniti, dall’Unione europea e dalla Russia. Come spiega il sito dell’Onu, il Quartetto è guidato da tre principi nel tentativo di costruire un percorso di pace nella regione: quello della non violenza, il riconoscimento dello Stato d’Israele e il riconoscimento dei precedenti accordi tra Israele e Palestina.

È vero dunque che Blair ha in passato ricoperto un ruolo diplomatico in Medio Oriente, ma è diverso da quello che avrà Di Maio.

Il verdetto

Secondo Carlo Calenda, il ruolo di rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico, che sarà svolto da Luigi Di Maio, in passato è stato ricoperto dall’ex primo ministro britannico Tony Blair. Le cose però non stanno così.

Il ruolo che avrà Di Maio è nuovo e riguarderà le questioni di energia e di sicurezza con Paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti. Tra il 2007 e il 2015 Blair è stato inviato speciale per il Quartetto per il Medio Oriente e si è occupato del conflitto tra Israele e Palestina.

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