Il 29 settembre il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ha commentato l’ultima proposta della Commissione europea sulla riforma del Regolamento di Dublino. Secondo Sassoli i migranti sarebbero una percentuale minimale del totale, «lo 0,004 della popolazione europea».

Abbiamo verificato la dichiarazione di Sassoli e il dato risulta sbagliato.

Un dato poco chiaro

Non è chiaro che cosa intenda il presidente dell’Europarlamento con l’espressione «i migranti nel loro totale»: si sta parlando di quelli arrivati nell’ultimo anno o in un arco temporale più ampio? Solo in Italia o, come sembra dal raffronto con la popolazione europea, in tutto il continente? Solo gli irregolari o il totale?

Nella frase precedente, nell’intervista al Fatto Quotidiano, Sassoli dice solo che «per il Parlamento dev’essere chiaro che chi arriva in Grecia o Italia arriva in Europa»: dunque anche dal contesto non si capisce esattamente a cosa stia facendo riferimento. Abbiamo contattato il suo staff per un chiarimento, ma siamo ancora in attesa di risposta.

Se guardiamo solo ai migranti arrivati in Italia nei primi otto mesi del 2020, la percentuale data da Sassoli è imprecisa ma non troppo distante da quella corretta. Se invece guardiamo ai migranti che arrivano, legalmente o meno, in tutta l’Ue in un anno, è del tutto errata. Allo stesso modo risulta errata se guardiamo agli arrivi irregolari via mare nei Paesi dell’Ue che affacciano sul Mediterraneo.

Andiamo a vedere i dettagli.

La percentuale di migranti e gli sbarchi in Italia

Secondo i dati Eurostat aggiornati al 1° gennaio 2020, la popolazione totale dei 27 Stati dell’Unione è di 447, 7 milioni di abitanti (guardiamo alla popolazione dell’Ue e non a quella totale dell’Europa, considerato che Sassoli parla di migranti che arrivano «in Europa» intendo appunto in Unione europea). Lo 0,004 per cento di 447,7 milioni è 17.908.

Per prima cosa confrontiamo questa cifra con i dati a disposizione sulle migrazioni in Italia. Secondo i dati del Viminale, aggiornati al 31 agosto 2020, solo gli sbarchi in Italia sono stati, fra gennaio e agosto di quest’anno, poco più di 19mila. Dunque la cifra citata da Sassoli in questo caso è imprecisa ma non del tutto sbagliata.

Molto più distanti – e su tutt’altro ordine di grandezza – sono invece i dati sul numero complessivo di migranti che arrivano annualmente in Europa.

Quanti migranti in Europa?

L’elaborazione più recente di Eurostat – l’ufficio statistico dell’Unione europea – sul tema è relativa al 2018. Secondo il report, due anni fa sono entrati in Europa 2,4 milioni di migranti. Stessa cifra anche nel 2017. Queste cifre però possono essere fuorvianti perché è comprensiva di tutti gli arrivi nell’Ue da Paesi non comunitari, legali e illegali, e Sassoli potrebbe riferirsi solo ai secondi.

Se prendiamo in considerazione questo numero, in ogni caso, si tratterebbe dello 0,54 per cento della popolazione europea del 2018 (pari a 446,8 milioni di abitanti, senza contare il Regno Unito che pure quell’anno – e fino a gennaio 2020 – era ancora uno Stato membro dell’Ue). Un dato significativamente più alto di quello citato da Sassoli.

Gli arrivi nel Mediterraneo

Proviamo allora a restringere il campo al solo Mediterraneo, calcolando gli arrivi degli ultimi anni in Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro. Secondo il report dell’Alto commissariato per i Rifugiati dell’Onu (Unhcr) – qui scaricabile – gli sbarchi in questi cinque Paesi sono stati oltre 1 milione nel 2015, 374 mila nel 2016, 185 mila nel 2017, 141 mila nel 2018 e 124 mila nel 2019.

Nessuna di queste cifre si avvicina ai circa 18 mila ottenuti calcolando la percentuale citata da David Sassoli. Vediamo comunque il rapporto percentuale fra questi numeri e la popolazione europea nella formazione a 27 membri (sempre senza considerare il Regno Unito, anche negli anni in cui era Stato membro).

Un milione equivaleva allo 0,23 per cento della popolazione europea del 2015 (443,6 milioni), 374 mila era lo 0,08 per cento degli abitanti Ue nel 2016 (444,8 milioni), 185 mila era lo 0,04 per cento nel 2017 (445,5 milioni), 141 mila corrispondeva allo 0,03 per cento nel 2018 (446 milioni di abitanti) e 124 mila ancora lo 0,03 nel 2019 in rapporto ai cittadini europei nel 2019 (446,8 milioni).

Il verdetto

Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli (Pd) ha sostenuto il 29 settembre che «i migranti nel loro totale rappresentano lo 0,004 della popolazione europea».

La dichiarazione è ambigua perché non chiarisce a quale periodo, o a quale area geografica, faccia riferimento l’espressione «i migranti nel loro totale».

Lo 0,004 per cento della popolazione dell’Unione europea (447,7 milioni nel 2020) corrisponde a 17.908 migranti. Questa cifra è vicina a quella degli sbarchi nella sola Italia nei primi otto mesi del 2020 ma è molto lontana dal totale dei migranti che arrivano annualmente in Europa o anche solo dei migranti che sono sbarcati ogni anno nei Paesi mediterranei dal 2015 a oggi.

In conclusione, per il presidente Sassoli, un “Nì”.