Il 28 maggio 2019, in un’intervista al Corriere della Sera, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) ha commentato i risultati delle elezioni europee, dicendo che «la Lega al Sud batte il Movimento 5 stelle ovunque tranne che in Sicilia e a Napoli».

È davvero così? I numeri dicono di no.

Come hanno votato il Sud e le isole

Alle elezioni europee del 26 maggio scorso, la Lega ha raccolto – tra Italia ed estero – oltre 9 milioni e 175 mila voti (circa il 34,3 per cento sul totale), un numero oltre cinque volte maggiore rispetto al milione e 686 mila voti presi nel 2014 alle scorse europee.

Nelle cinque circoscrizioni elettorali, il partito di Matteo Salvini è arrivato primo in tre (Nord-occidentale, Nord-orientale e Centrale), classificandosi alle spalle del M5s al Sud e nelle isole.

Nelle circoscrizione Italia Meridionale, la Lega ha infatti preso il 23,46 per cento, contro il 29,12 per cento del M5s; in quella delle isole, il 22,46 per cento, contro il 29,77 per cento del partito di Luigi Di Maio.

A prima vista, dunque, la dichiarazione di Zaia sembra essere esagerata. E lo confermano anche i dati delle singole regioni.

Tra le regioni meridionali, la Lega è arrivata prima solo in Abruzzo – con il 35,31 per cento dei voti – e dietro al M5s in Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria. Nelle isole, è riuscita però ad aggiudicarsi il primato in Sardegna, con il 27,57 per cento dei voti.

Il voto nelle province

Il primato del M5s è più chiaro analizzando anche i dati sulle singole province dell’Italia meridionale e delle isole.

Secondo le nostre elaborazioni sui dati del Ministero dell’Interno (consultabili qui), nella circoscrizione Italia Meridionale la Lega ha vinto in 10 province su 24: tutte e quattro quelle abruzzesi, e – tra le altre – a Benevento, Lecce, Isernia e Reggio Calabria.

In tutte le altre è arrivata seconda, dietro al M5s, eccetto che nella provincia di Napoli, dove si è classificata terza, alle spalle anche del Partito democratico.

Discorso analogo vale per le isole: qui la Lega è arrivata prima in cinque province su 14 – quattro delle quali però in Sardegna – seconda in cinque e terza in quattro. Tra quest’ultime, in provincia di Agrigento e Messina, è finita alle spalle, oltre che del M5s, anche di Forza Italia.

Il voto nelle città

La portata del successo della Lega sul M5s si riduce anche se si guardano i dati sulle singole città del Sud e delle isole.

Nelle 24 città capoluogo di provincia della circoscrizione Italia Meridionale, il partito di Salvini ha vinto in tutte e quattro le città abruzzesi e a Lecce e Vibo Valentia. Sei città, dunque, rispetto alle nove province.

Nei capoluoghi di regione come Napoli, Bari, Campobasso, Potenza e Catanzaro, a vincere è stato il M5s.

Nella circoscrizione Italia Insulare, la Lega ha invece ottenuto il primo posto solo in una città capoluogo di provincia (Oristano), mentre in otto sulle restanti 13 è arrivata terza.

Il verdetto

Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) ha detto che alle elezioni europee al Sud la Lega ha battuto il Movimento 5 stelle «ovunque tranne che in Sicilia e a Napoli».

Zaia esagera il risultato del suo partito. Il Sud Italia resta infatti la roccaforte del M5s: qui l’alleato di governo di Salvini ha vinto non solo nella circoscrizione Meridionale e in tutte le regioni (eccetto Abruzzo e Sardegna), ma è anche arrivato primo nella maggior parte delle province e nelle città più importanti.

In alcune occasioni, la Lega è stata superata anche da Forza Italia e dal Partito democratico.

In conclusione, Zaia si merita un “Pinocchio andante”.