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Davvero morti e ricoverati nel Regno Unito non stanno aumentando?

| 07 luglio 2021
La dichiarazione
«[Nel Regno Unito] i contagi sono risaliti in maniera vertiginosa, ma le ospedalizzazioni e i decessi non sono cresciuti»
Fonte: Radio 24 | 6 luglio 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il 6 luglio la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini (Forza Italia), ospite a Radio 24, ha commentato (min. 21:40) l’andamento della pandemia di Covid-19 nel Regno Unito. Lì, secondo Gelmini, i casi di contagio di recente sono aumentati «in maniera vertiginosa», ma grazie all’azione dei vaccini i numeri di ospedalizzazioni e decessi «non sono cresciuti».

Abbiamo verificato e le cose non stanno proprio così. Vediamo come si sta sviluppando la pandemia nel Regno Unito.

La variante Delta nel Regno Unito

Il Regno Unito ha toccato il picco della seconda ondata di contagi da nuovo coronavirus tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, registrando anche più di 80mila casi al giorno. Da quel momento i numeri sono andati progressivamente diminuendo e si sono mantenuti stabili in marzo, aprile e maggio, con circa 3mila casi al giorno.

A partire dalla fine di maggio i contagi hanno ricominciato a salire, raggiungendo il 1° luglio la quota di 27 mila. Gelmini ha quindi ragione nel sostenere che di recente nel Regno Unito il numero di casi di nuovo coronavirus sia aumentato rapidamente.

La grande di maggioranza dei nuovi contagi sono da attribuire alla variante delta, quella che in passato veniva chiamata “variante indiana” e il cui nome scientifico è B.1.617.2. Secondo i dati di Public Health England (Phe) – un’agenzia del governo inglese – al 30 giugno la variante delta rappresentava circa il 95 per cento del totale dei nuovi casi sequenziati nel Regno Unito. Nel periodo 23-30 giugno sono stati sequenziati infatti 50.824 nuovi casi di variante delta: il 98 per cento del totale dei casi analizzati in quella settimana. A enorme distanza, la seconda variante più diffusa è stata l’alfa (precedentemente detta “inglese”), con 823 casi. I casi sequenziati, lo precisiamo, sono un sottoinsieme del totale dei casi registrati: questi ultimi sono stati nella settimana 23-30 giugno più di 170mila.

Come abbiamo già spiegato, diversi studi scientifici hanno evidenziato come la variante delta sia più contagiosa sia rispetto alla forma originale del virus che alla variante alfa. Questo è stato confermato anche dalle autorità inglesi.

Inoltre, la variante delta fa salire anche il rischio di essere ospedalizzati. Come abbiamo spiegato in un’altra analisi, il Phe ha calcolato, secondo i dati disponibili al 5 giugno 2021, che i contagiati con variante delta hanno più del doppio di possibilità di andare in ospedale rispetto a coloro che contraggono la variante alfa, mentre l’autorità sanitaria nazionale della Scozia (Public Health Scotland, Phs) ha calcolato una probabilità superiore dell’80 per cento.

Se quindi i contagi sono fortemente aumentato nel corso degli ultimi due mesi, soprattutto a causa della variante delta, quali sono i dati relativi a ospedalizzazioni e decessi?

«Spezzare il legame»

I dati aggiornati al 6 luglio indicano che anche la curva delle ospedalizzazioni sta salendo, seppur in maniera più graduale rispetto alla brusca crescita dei casi (Grafico 1).