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Calenda cita i sondaggi sulle elezioni di Roma in modo fuorviante

| 22 agosto 2022
La dichiarazione
«A Roma prima delle elezioni comunali ci davano al 5,9 per cento e abbiamo preso il 19,8 per cento»
Fonte: Corriere della Sera | 21 agosto 2022
ANSA/ANGELO CARCONI
ANSA/ANGELO CARCONI
Verdetto sintetico
Il messaggio del leader di Azione è fuorviante.
In breve
  • I sondaggi pubblicati uno-due mesi prima delle elezioni comunali davano al candidato sindaco percentuali più vicine al risultato finale piuttosto che al 6 per cento. TWEET
  • La percentuale del «5,9 per cento» fa riferimento a un sondaggio pubblicato a maggio 2021, a oltre quattro mesi dalle elezioni. All’epoca altri sondaggi davano Calenda su percentuali più elevate. TWEET
Il 21 agosto, in un’intervista con il Corriere della Sera, il leader di Azione Carlo Calenda ha commentato un recente sondaggio, che in vista delle elezioni del 25 settembre dà all’alleanza tra il suo partito e Italia viva circa il 7 per cento dei consensi. Secondo Calenda, questa percentuale può salire, come successo alle elezioni comunali di Roma di ottobre 2021, dove era candidato sindaco. Il leader di Azione ha infatti dichiarato che «prima delle elezioni comunali ci davano al 5,9 per cento e abbiamo preso il 19,8 per cento», aggiungendo: «Possiamo farlo anche in Italia». Di recente, in altre occasioni, il leader di Azione ha citato queste percentuali, per dimostrare che, nonostante quello che dicono oggi i sondaggi, il suo partito ha ancora ampi margini di crescita.

Ma davvero i sondaggi a Roma non avevano previsto correttamente il numero di voti poi preso dall’ex ministro dello Sviluppo economico? Abbiamo verificato che cosa è successo e il messaggio di Calenda è fuorviante.

Che cosa dicevano i sondaggi su Roma

Le elezioni comunali di Roma si sono tenute il 3 ottobre 2021. In quell’occasione, il candidato sindaco Calenda aveva preso quasi 220 mila voti, il 19,8 per cento sul totale (la sua lista “Calenda sindaco” ne aveva presi quasi 193.500, circa il 19 per cento). È vero che «prima delle elezioni» i sondaggi davano l’ex ministro dello Sviluppo economico e il suo partito solo il «5,9 per cento»? In breve: dipende a quale «prima» si fa riferimento.

Innanzitutto, guardiamo che cosa dicevano i sondaggi a un mese circa dalle elezioni comunali [1], ossia allo stesso intervallo di tempo che adesso manca alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

Un sondaggio di BiDiMedia, pubblicato il 2 settembre e condotto tra il 29 e il 31 agosto 2021, dava il 15,7 per cento dei voti a Calenda come candidato sindaco e il 14,4 per cento alla sua lista. Un sondaggio di GPFInspiring Research, pubblicato il 2 settembre e condotto tra il 26 e il 31 agosto, dava a Calenda il 13,5 per cento dei voti. Un sondaggio pubblicato a fine luglio dava invece l’ex ministro dello Sviluppo economico al 16,8 per cento, mentre uno pubblicato il 26 giugno al 17,8 per cento.

Dunque, nell’intervallo di tempo tra uno-due mesi dal voto di Roma, i sondaggi assegnavano a Calenda percentuali diverse tra loro, ma comunque più alte del «5,9 per cento» citato dal leader di Azione. Avvicinandosi alla data del 3 ottobre 2021, i sondaggi si sono via via fatti più precisi nel prevedere il 19,8 per cento finale. Un sondaggio di Noto, pubblicato il 18 settembre, dava per esempio Calenda tra il 19 e il 23 per cento e un sondaggio di Quorum del 13 settembre al 18,9 per cento.

Quando parla del «5,9 per cento», Calenda fa molto probabilmente riferimento a un sondaggio condotto tra il 17 e il 19 maggio 2021, dove quella percentuale veniva stimata per la coalizione tra Azione, Italia viva e Più Europa. Al candidato sindaco Calenda veniva data invece una percentuale del 7,9 per cento. Queste percentuali sono state raccolte a oltre quattro mesi dalle elezioni comunali di Roma, non a circa un mese di distanza, ossia all’intervallo di tempo che manca alle prossime elezioni politiche. All’epoca lo scenario elettorale nelle capitale non era ancora del tutto definito: a metà maggio, per esempio, mancava ancora il nome del candidato ufficiale del centrodestra, che poi sarebbe stato Enrico Michetti, annunciato il 9 giugno 2021. 

In quel periodo erano comunque già stati pubblicati sondaggi con stime più vicine a quelle poi registrate a ottobre 2021. Un sondaggio di BiDiMedia, per esempio, pubblicato il 30 marzo 2021, dava a Calenda il 15,7 per cento dei consensi, con la coalizione tra Azione, Italia viva e Più Europa al 10,8 per cento.

Il verdetto

Secondo Carlo Calenda, «a Roma prima delle elezioni comunali ci davano al 5,9 per cento e abbiamo preso il 19,8 per cento». Abbiamo verificato e il messaggio del leader di Azione è fuorviante.

I sondaggi pubblicati uno-due mesi prima delle elezioni comunali davano al candidato sindaco percentuali più vicine al risultato finale piuttosto che al 6 per cento. La percentuale del «5,9 per cento» fa riferimento a un sondaggio pubblicato a maggio 2021, a oltre quattro mesi dalle elezioni. All’epoca altri sondaggi davano Calenda su percentuali più elevate.

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