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Ministeri

I ministeri sono gli organismi in cui è suddivisa l’amministrazione centrale dello stato. Ogni ministero si occupa di un settore specifico, dalla giustizia all’economia, passando per l’ambiente. Ciascun ministero ha un vertice politico, ossia un ministro, che insieme a sottosegretari o viceministri dà l’indirizzo politico alle attività del ministero stesso. 

La gestione della macchina amministrativa è affidata a figure dirigenziali tecniche, non politiche (almeno in teoria) ed esperte della burocrazia, come ad esempio i direttori generali. Visto che, in un certo senso, i ministri passano ma i dirigenti restano, negli anni torna periodicamente – nei media e tra alcuni esponenti politici – l’idea i vertici della burocrazia abbiano un peso spropositato, arrivando addirittura a “sabotare” l’introduzione di alcune misure per impedire che vengano attuate.

Non tutti i ministri hanno lo stesso peso e non tutti presiedono un ministero vero e proprio. Alcuni vengono definiti “ministri con portafoglio”, mentre altri “ministri senza portafoglio”. I cosiddetti “ministri con portafoglio” sono quelli a capo di una struttura ministeriale consolidata, con propri funzionari e capacità di spesa, come per esempio il Ministero dell’Interno o il Ministero della Giustizia. I cosiddetti “ministri senza portafoglio”, come il ministro della Pubblica amministrazione o il ministro per lo Sport e i giovani, sono invece quelli che non presiedono nessuna struttura (sono inseriti in quella della Presidenza del Consiglio) e svolgono funzioni affidate dal presidente del Consiglio.
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