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No, l’India non ha pochi vaccini per sé perché li produce per i «Paesi più ricchi»

| 12 maggio 2021
La dichiarazione
«L'India produce più del 60% di vaccini del mondo. Eppure appena il 12% della popolazione è stata vaccinata e le dosi disponibili per gli indiani sono pochissime. Perché? Perché producono per gli altri Paesi più ricchi»
Fonte: Facebook | 4 maggio 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Panzana pazzesca
Il 4 maggio il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha commentato sulla sua pagina Facebook la catastrofe sanitaria in corso in India a causa della Covid-19. Tra le altre cose ha scritto che nonostante l’India produca «più del 60 per cento di vaccini del mondo» solo «il 12 per cento della popolazione è stata vaccinata», questo perché gli indiani «producono per gli altri Paesi più ricchi».

Abbiamo verificato e l’affermazione è del tutto sbagliata.

Chi produce più vaccini nel mondo

Da come è formulata la frase, e dal suo contesto, sembra che Fratoianni stia parlando dei vaccini contro la Covid-19.

Quella secondo cui l’India produrrebbe il 60 per cento dei vaccini del mondo è un’affermazione ricorrente riferita però ai vaccini in generale, non soltanto a quelli contro la Covid-19, e diffusa già prima della pandemia. A dicembre 2020, quando le vaccinazioni dovevano ancora cominciare in quasi tutto il mondo, è stata ripetuta anche da rappresentanti dell’industria farmaceutica indiana.

L’India è in effetti un’importante produttrice di vaccini a livello globale, ma la percentuale del 60 per cento è quasi certamente un’esagerazione, come ha scritto ad aprile il sito di informazione indiano The Wire. La percentuale fa comunque qua e là la sua comparsa: secondo un articolo del 2017 dell’International Market Analysis Research and Consulting group, società che si occupa di analisi di mercato, l’India produce il 60 per cento dei vaccini forniti all’Unicef, che opera soprattutto nei Paesi cosiddetti sottosviluppati o in via di sviluppo. Secondo la rivista scientifica Nature il 60 per cento sarebbe appunto da riferire alla sola produzione di vaccini per i Paesi in via di sviluppo. In ogni caso, non il 60 per cento dei vaccini in generale, anche se questa cifra viene ripresa spesso anche su fonti attendibili.

Ma, al di là di questo, se guardiamo alla produzione di vaccini contro la Covid-19 si vede come l’India sia molto lontana dalla percentuale citata da Fratoianni.

Abbiamo ottenuto i dati sulla produzione globale di vaccini da Airfinity – società di analisi scientifica basata a Londra che fornisce consulenza a governi, aziende farmaceutiche, investitori e mezzi di informazione e che fonda le sue stime sulla base dei dati pubblicamente consultabili – aggiornati al 12 maggio. Per quanto i dati possano essere cambiati nella settimana successiva alla dichiarazione di Fratoianni del 4 maggio, possiamo ritenere che le quote dei vari Paesi siano rimaste sostanzialmente simili (Grafico 1).