Ospite a Porta a Porta su Rai 1, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha confrontato (min. -1:21:49) la copertura sanitaria italiana con quella degli Stati Uniti D’America.



A detta di Zingaretti, per ricevere «lo stesso tipo di cure» offerte dal nostro sistema sanitario nazionale, i cittadini statunitensi pagano premi assicurativi di ben diecimila dollari al mese. Nonostante ciò, il peso della spesa sanitaria sul Pil sarebbe maggiore negli Stati Uniti che in Italia.



È davvero così? Abbiamo verificato.



Il sistema sanitario americano



La sanità negli Stati Uniti è finanziata da risorse pubbliche e contributi privati. Secondo i dati del rapporto Health at glance 2017 realizzato dall’Ocse, nel 2015 i servizi minimi sanitari erano garantiti a circa il 91 per cento della popolazione. Su 100 cittadini, nove non erano quindi tutelati in alcun modo, circa 55 erano coperti da assicurazioni private e poco più di 35 ricevevano servizi sanitari tramite programmi pubblici.






Grafico 1: Percentuale di popolazione a cui è assicurata una copertura sanitaria essenziale per 37 Paesi sviluppati – Fonte: Ocse



Negli Stati Uniti esistono differenti programmi di assistenza sanitaria pubblici, con costi che variano a seconda della copertura offerta e di alcuni parametri come l’età, il reddito e l’occupazione. Ad esempio, gli anziani al di sopra dei 65 anni, gli individui con specifiche disabilità o coloro che soffrono di insufficienza renale terminale sono coperti dal programma Medicare, finanziato sia dal governo federale che dai beneficiari.



Medicaid fornisce invece una copertura sanitaria a circa 66 milioni di individui. Rispetto a Medicare, con questo tipo di assicurazione sono compresi anche assistenza e servizi a lungo termine. Chi vi accede, oltre ad avere un reddito basso, deve rispettare una serie di requisiti come, ad esempio, l’avere più di 65 anni o meno di 19 anni, essere incinta, avere una disabilità, essere un genitore con un figlio a carico. Ogni Stato ha poi diversi regolamenti circa le modalità di accesso al Medicaid.



C’è poi il Children’s Health Insurance Program (Chip), che fornisce assistenza sanitaria ai bambini delle famiglie che si trovano oltre la soglia di reddito che dà diritto al Medicaid, ma non sono abbastanza benestanti da potersi permettere le cure per i propri figli. E così vale per i veterani di guerra, beneficiari di un piano di assistenza sanitaria pubblica che è riconosciuto per essere uno dei programmi più generosi messi a disposizione dal governo federale.



A queste misure pubbliche, si aggiungono le assicurazioni private. Secondo il Congressional Budget Office – organo indipendente del Congresso americano che si occupa anche di stime economiche – nel 2018 i due terzi circa dei “civili non istituzionalizzati” (circa 162 milioni di americani) [1] al di sotto dei 65 anni erano coperti da un’assicurazione privata.



Data la varietà dei programmi di copertura sanitaria, risulta quindi davvero complicato stabilire a quanto ammonti il premio mensile di un’assicurazione per un cittadino americano. Questo varia a seconda di molti fattori, tra cui la presenza o meno di un programma di assistenza pubblica che copra in tutto o in parte le spese.



Allo stesso tempo però, visto che la maggior parte degli americani è coperto da assicurazioni private – spesso stipulate tramite il proprio datore di lavoro – possiamo comunque dare un’occhiata a qualche numero per avere un’idea di quanto la famiglia americana media spenda in premi mensili alle compagnie di assicurazioni.



Il costo medio delle spese mediche per una famiglia americana



Secondo dati riportati dalla Ncsl, la conferenza nazionale delle legislazioni statali Usa, nel 2018 il costo medio annuo di un’assicurazione sanitaria privata stipulata sul posto di lavoro era di 19.616 dollari per una famiglia e di 6.896 dollari per un singolo individuo.



Come spiega HealthCare.gov, il sito ufficiale relativo alle assicurazioni sanitarie gestito dal governo degli Stati Uniti, le categorie assicurative tra le quali è possibile scegliere sono quattro: bronzo, argento, oro e platino. Tra esse variano diverse caratteristiche, tra cui la percentuale coperta dal piano assicurativo e quella che spetta al possibile paziente.






Tabella 1: Piani assicurativi USA – Fonte: HealthCare.gov



In nessun caso il costo raggiunge i 10 mila euro mensili cui fa riferimento Nicola Zingaretti. Infatti, se pure si selezionasse una copertura “platinum” – e, quindi, il piano assicurativo che copre fino al 90 per cento delle spese mediche e che fornisce la più ampia gamma di servizi sanitari – il premio medio mensile sarebbe stato nel 2018 di 709 dollari (circa 8.500 dollari all’anno).



Una cifra pari a circa 10 mila dollari (e anche superiore) può però essere spesa per un singolo intervento clinico, specialmente se si sottoscrive un piano “bronze” che riserva il pagamento del 40 per cento delle spese mediche a carico dell’assicurato.



Quindi Nicola Zingaretti sovrastima il costo dei premi assicurativi sanitari negli Stati Uniti. I 10 mila dollari riportati dal presidente della Regione Lazio possono essere spesi annualmente, ma non su base mensile. Escludendo, certo, singoli interventi straordinari.



La spesa pubblica per la sanità in rapporto al Pil



È però senz’altro vero che il modello “misto” tra pubblico e privato – con una forte incidenza del secondo – che si ritrova negli Stati Uniti pesa molto più di quello italiano, in percentuale sulla ricchezza nazionale. Secondo i dati dell’Ocse, l’Italia spendeva nel 2017 l’8,9 per cento [2] del suo Pil nella sanità, contro il 17,1 per cento speso negli Stati Uniti. Ciò faceva degli Usa la nazione sviluppata con il più alto livello di spesa sanitaria in rapporto al Pil.



L’anomalia è ben conosciuta ed esistono studi che provano a indagarne le cause. Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association a marzo 2018, ad esempio, sostiene che il maggior esborso dei cittadini americani è da associarsi all’alto costo dei farmaci, del personale ospedaliero e da elevati costi amministrativi.



Nonostante questo divario di risorse investiste, nel 2016 l’aspettativa media di vita alla nascita era più alta in Italia di quasi 4 anni (82,5 anni contro i 78,7 anni negli Stati Uniti).



Il verdetto



Nicola Zingaretti ha dichiarato che i cittadini statunitensi pagano 10 mila dollari al mese in assicurazioni sanitarie per ricevere un livello di copertura medica pari a quello offerto dal sistema sanitario nazionale italiano. Inoltre, la percentuale di Pil spesa negli Stati Uniti per la sanità sarebbe maggiore di quella italiana.



Per quanto riguarda il primo punto, il segretario del Pd sovrastima il costo mensile delle assicurazioni. Se è pur vero che le famiglie americane possono arrivare a pagare cifre molto alte per le coperture sanitarie private, i premi mensili non si avvicinano alla cifra riportata dal presidente della regione Lazio. Anche sottoscrivendo un piano assicurativo “platinum” (la categoria più comprensiva e quindi più costosa), la spesa mensile ordinaria arriva in media poco sopra i 700 dollari al mese.



Per quanto riguarda il secondo punto, invece, Zingaretti ha ragione. Gli Stati Uniti spendono in proporzione al Pil una percentuale maggiore di quanto non spenda l’Italia.



Nicola Zingaretti merita quindi un “Nì”.





[1] Per “civili non istituzionalizzati” il Dipartimento del Lavoro statunitense intende i cittadini che non fanno parte delle forze armate e che non vivono sotto il controllo di istituzioni (carceri, case di cura, ospedali).



[2] US dollars/capita > % of Gdp