A marzo Forza Italia ha superato la Lega nei sondaggi

La distanza tra il PD e il Movimento 5 Stelle si è ampliata, mentre è in calo Fratelli d’Italia, che resta ampiamente il primo partito
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
I sondaggi condotti nel mese di marzo hanno registrato alcuni cambiamenti nei consensi dei partiti rispetto a febbraio: è sceso di un punto Fratelli d’Italia, Forza Italia ha superato la Lega e si è allargata ulteriormente la distanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. 

Per capire che cosa dicono i sondaggi più recenti abbiamo analizzato tutti quelli realizzati nel corso di marzo pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per evitare distorsioni abbiamo poi pesato i risultati dei sondaggi per la dimensione del campione degli intervistati e per la data in cui sono stati condotti. Ricordiamo che i sondaggi vanno letti con attenzione. Per esempio hanno tutti un margine di incertezza: per questo motivo guardiamo alla media dei sondaggi, e non a un singolo sondaggio, per avere un quadro il più affidabile possibile.

Che cosa dicono i sondaggi a marzo

Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia sarebbe la prima forza politica del Paese: il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni otterrebbe il 27,3 per cento dei consensi (questa percentuale è compresa in un intervallo di incertezza che va dal 24,5 al 30 per cento). 

Al secondo posto c’è il Partito Democratico con il 20 per cento (17,5-22,5 per cento), seguito a distanza di quattro punti abbondanti dal Movimento 5 Stelle con il 15,8 per cento (13,5-18 per cento). Il partito di Giuseppe Conte è ormai al terzo posto da oltre un anno e negli ultimi mesi è aumentata la distanza con il partito di Elly Schlein.

A seguire ci sono i due alleati di governo di Fratelli d’Italia: Forza Italia con l’8,2 per cento (6,5-9,8 per cento) e la Lega con l’8 per cento (6,3-9,7 per cento). È la prima volta da gennaio 2023, ossia da quando pubblichiamo le nostre analisi mensili sui sondaggi, che Forza Italia supera la Lega, seppur di poco. Non tutti i sondaggisti hanno ancora registrato il sorpasso, ma nel 66 per cento dei sondaggi considerati il partito di Antonio Tajani è davanti a quello di Matteo Salvini. Nel complesso la coalizione di centrodestra ha il 43,5 per cento dei consensi, quasi gli stessi ottenuti alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Seguono poi i partiti più piccoli: Alleanza Verdi-Sinistra – formata da Europa Verde e Sinistra Italiana – è al 4,1 per cento (2,9-5,3 per cento), Azione è al 4 per cento (2,9-5,1 per cento), Italia Viva al 3,3 per cento (2,2-4,4 per cento) e Più Europa al 2,7 per cento (1,7-3,7 per cento).

Come sono cambiati i sondaggi a marzo

Rispetto a fine febbraio i sondaggi hanno rilevato alcune variazioni tra i consensi dei partiti. Per diversi mesi non ci sono stati particolari movimenti, ma a partire da febbraio i sondaggi hanno iniziato a registrare spostamenti che potrebbero consolidarsi, o cambiare ancora, nelle prossime settimane. Va tenuto conto che tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo ci sono state due elezioni regionali (in Sardegna e in Abruzzo) e che presto si voterà in Basilicata (21-22 aprile) e in Piemonte (8-9 giugno, insieme alle elezioni europee). Dunque, da un punto di vista elettorale nelle ultime settimane il dibattito politico si è fatto via via più vivace.

A febbraio Fratelli d’Italia ha perso un punto passando dal 28,3 al 27,3 per cento, mentre la Lega ha perso tre decimi scendendo dall’8,3 all’8 per cento. Forza Italia ha invece guadagnato sei decimi passando dal 7,6 all’8,2 per cento. Nel complesso la coalizione di governo ha quindi perso sette decimi di punti, dopo che già a febbraio aveva perso oltre un punto. 

Nel centrosinistra il Partito Democratico ha guadagnato tre decimi passando dal 19,7 al 20 per cento, così come Alleanza Verdi-Sinistra che è passata dal 3,8 al 4,1 per cento, mentre Più Europa è cresciuta dal 2,5 al 2,7 per cento. 

Il Movimento 5 Stelle ha perso quattro decimi di punto passando dal 16,2 al 15,9 per cento, mentre Azione ha guadagnato un decimo, passando dal 3,9 al 4 per cento, così come Italia Viva, salita dal 3,2 al 3,3 per cento.

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