Fedez sbaglia: il governo Meloni non ha tagliato il “bonus psicologo”

Secondo il cantante le risorse sono diminuite a causa di un taglio voluto dall’esecutivo. Ma le cose non stanno così
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Il 29 ottobre, ospite a Che tempo che fa su Nove, il cantante Fedez ha accusato (min. 11:32) il governo Meloni di avere tagliato i finanziamenti per il cosiddetto “bonus psicologo”. «Lo scorso governo ha stanziato per il “bonus psicologo” 25 milioni di euro», ha dichiarato Fedez. «Con la nuova finanzaria questo governo ha deciso di tagliare questi 25 milioni, che erano comunque insufficienti, e di portarli a 5 milioni di euro». Il cantante ha poi chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti di non tagliare ancora le risorse destinate a questa misura e di «non sputare in faccia alle famiglie che ne hanno bisogno».

Abbiamo controllato se quello che ha detto Fedez corrisponde al vero. In breve la risposta è no: il governo Meloni non ha tagliato i soldi per il “bonus psicologo”, anzi lo ha reso strutturale. È vero però che non sono ancora state aperte le domande per quest’anno.

Che cosa aveva fatto il governo Draghi

Il “bonus psicologo” è stato introdotto a febbraio 2022 con la conversione in legge del decreto “Milleproroghe” presentato in Parlamento a fine dicembre dal governo Draghi. Durante l’esame del testo alla Camera è stato aggiunto un articolo con cui, tra le altre cose, sono stati stanziati 10 milioni di euro per sostenere, solo nel 2022, le spese dei cittadini che fanno ricorso a sedute di psicoterapia. 

Il decreto ha dato al Ministero della Salute il compito di stabilire i dettagli con cui erogare questo bonus. Alla fine di giugno 2022, con due mesi di ritardo, è stato così pubblicato il decreto ministeriale che specificava le modalità con cui chiedere il “bonus psicologo”. L’importo del sussidio cambiava in base all’Isee del richiedente: i cittadini con un Isee inferiore a 15 mila euro potevano ottenere fino a 600 euro, con un contributo massimo di 50 euro per seduta, mentre i cittadini con un Isee tra i 15 mila e i 30 mila euro potevano ricevere fino a 400 euro. Per chi aveva un Isee tra i 30 mila e i 50 mila euro il bonus poteva al massimo arrivare a 200 euro.

Come spiega il sito dell’Inps, le domande per ottenere il bonus sono state presentate dal 25 luglio al 24 ottobre 2022. Nel frattempo il decreto “Aiuti-bis”, approvato dal governo Draghi ad agosto 2022 e convertito in legge a settembre, ha stanziato ulteriori 15 milioni di euro per finanziare il “bonus psicologo”, portando le risorse complessive a 25 milioni di euro, sempre solo per il 2022. 

Nel Rapporto annuale del 2023 l’Inps ha scritto (pag. 389) che su circa 395 mila domande presentate, il 99 per cento rispondeva ai requisiti di ammissibilità, ma solo il 10,5 per cento (pari a circa 41.600 domande) è stato finanziato.

Che cosa è cambiato con il governo Meloni

Per gli anni successivi al 2022 il governo Draghi non aveva stanziato altre risorse. Ed è qui che entra in gioco il governo Meloni. Durante l’esame del disegno di legge di Bilancio per il 2023, presentato alla fine dell’anno scorso dal governo Meloni, la Camera è intervenuta sul “bonus psicologo”, stanziando 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro per ogni anno dal 2024 in poi. In questo modo la misura è stata resa strutturale, e non più temporanea. In più la scorsa legge di Bilancio ha esteso il limite massimo del bonus per persona fino a 1.500 euro, dai precedenti 600 euro. Sebbene i soldi per quest’anno e per i prossimi anni siano meno di quelli stanziati solo per il 2022, la misura è diventata definitiva. 

Va detto, però, che a oggi non è ancora stato pubblicato il nuovo decreto ministeriale che dia il via libera all’apertura delle domande per il 2023. In ogni caso non è corretto dire che il governo Meloni ha tagliato risorse che prima del suo insediamento erano già stanziate e a disposizione dei cittadini.

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