Conte ha ragione: la frase di Grillo sulle brigate di cittadinanza è vecchia

Il riferimento alle «brigate di cittadinanza» è presente in un articolo pubblicato dal fondatore del Movimento 5 stelle a ottobre 2022
ANSA
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Il 20 giugno, ospite a Otto e mezzo su La7, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha difeso Beppe Grillo dalle critiche ricevute per una frase pronunciata tre giorni prima, durante una manifestazione a Roma. Secondo Conte, la frase incriminata del fondatore del Movimento 5 Stelle «è vecchia, è una cosa di ottobre». È davvero così? La risposta è sì.

Che cosa ha detto Grillo a Roma

Nell’intervento conclusivo della manifestazione “Basta vite precarie”, organizzata dal Movimento 5 stelle a Roma il 17 giugno, a un certo punto Grillo ha detto al pubblico: «Volete il leader… siete i leader di voi stessi!». «Cominciate a fare le brigate di cittadinanza: mascheratevi con il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti. Mettete a posto i marciapiedi, le aiuole, i tombini, senza dare nell’occhio, col passamontagna. Fate il lavoro e scappate! Reagite!», ha dichiarato il fondatore del Movimento.
Il riferimento alle «brigate» e al «passamontagna» è stato criticato da vari esponenti del governo Meloni, ma anche da Alessio D’Amato, a febbraio scorso candidato presidente alla Regione Lazio per il centrosinistra, che ha annunciato la sua uscita dall’assemblea nazionale del Partito Democratico. Il 19 giugno Grillo ha poi spiegato in un video che la sua frase era una «boutade». «Fermatevi, perché mi sono arrivate delle notizie drammatiche», ha aggiunto il fondatore del Movimento 5 stelle, elencando in tono ironico casi inventati di persone che con il passamontagna hanno seguito il suo “invito”.

Perché è una frase vecchia

La frase pronunciata da Grillo non è nuova, come correttamente sottolineato da Conte in tv. L’espressione è già comparsa circa nove mesi fa, in un articolo pubblicato il 3 ottobre 2022 sul sito ufficiale di Grillo. «Oggi i percettori del reddito di cittadinanza sono circa 3 milioni, molti dei quali con competenze che vorrebbero mettere a disposizione della comunità. E infatti sarebbe anche previsto che lo possano fare ma “qualcuno” preferisce impedirglielo, creando ostacoli burocratici per renderlo irregolare, se non illegale, perché è più comodo usarli come carne da cannone per fare la guerra ai poveri», si legge nell’articolo, firmato dallo stesso fondatore del Movimento 5 Stelle (in realtà a ottobre dell’anno scorso i percettori del reddito di cittadinanza erano circa 1,1 milioni, con con quasi 2,5 milioni di persone coinvolte). 
Il titolo dell’articolo pubblicato sul sito beppegrillo.it il 3 ottobre 2022.
Il titolo dell’articolo pubblicato sul sito beppegrillo.it il 3 ottobre 2022.
«Per questo chiamo a rapporto le brigate di cittadinanza, cittadini volenterosi che vogliano offrire il loro operato “illegalmente” per aiutare la comunità in cui vivono, con lavori e opere di bene nel proprio quartiere o nel proprio paese, perché servire la comunità è un dovere ma anche e soprattutto un diritto di ognuno», prosegue l’articolo di Grillo. «Cittadini che si possano sentire liberi di poter riparare una panchina dismessa, ripristinare un giardino abbandonato, costruire giochi per i bimbi, mettersi a disposizione per il prossimo. Brigatisti di cittadinanza, abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione!».

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