Meloni fa meno conferenze stampa di Conte e Draghi

L’ultima è stata quella di Cutro, in Calabria. In sei mesi di governo le conferenze stampa sono state otto, meno di quanto fatto nello stesso periodo di tempo dai suoi predecessori
Ansa
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Sono passati due mesi esatti dall’ultima conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tenuta il 9 marzo a Cutro, in Calabria, per presentare il nuovo decreto-legge sull’immigrazione. Oltre a questa, nel 2023 Meloni ha tenuto solo un’altra conferenza stampa, il 10 febbraio a Bruxelles, dopo un Consiglio europeo straordinario. In totale nei suoi primi sei mesi di governo, ossia dal 22 ottobre in poi, Meloni ha tenuto otto conferenze stampa, meno di quanto fatto nei primi sei mesi di governo dai suoi predecessori Giuseppe Conte e Mario Draghi.

Tra giugno e novembre 2018 Conte, alla guida del governo supportato da Movimento 5 stelle e Lega, ha partecipato a 13 conferenze stampa, mentre tra settembre 2019 e inizio marzo 2020 a 12, quando era presidente del Consiglio del governo supportato da Movimento 5 stelle e Partito democratico. Tra marzo e luglio 2021 Draghi ha tenuto invece 11 conferenze stampa. Appena diventata presidente del Consiglio, Meloni ha tenuto una media di circa una conferenza stampa alla settimana, per poi rallentare vistosamente. Per esempio di recente Meloni non ha tenuto conferenze stampa né per presentare il contenuto del decreto “Lavoro”, approvato il 1° maggio, né per presentare la riforma fiscale, il cui disegno di legge delega è stato approvato il 16 marzo.
Nei nostri conteggi (qui consultabili) abbiamo preso in considerazione solo le conferenze stampa in cui Meloni, Draghi e Conte si sono presentati, in alcuni casi accompagnati da ministri, per rispondere alle domande dei giornalisti. Non rientrano nei nostri calcoli invece i cosiddetti “punti stampa”, ossia quei momenti a margine di eventi istituzionali in cui i presidenti del Consiglio hanno risposto alle domande dei giornalisti. Rispetto alle conferenze stampa, i punti stampa sono più brevi nella durata, con risposte più fugaci e meno dettagliate di quanto avviene normalmente in conferenza. 

In alcuni incontri avvenuti all’estero, per esempio in Germania con il cancelliere Olaf Scholz o in Ucraina con il presidente Volodymyr Zelensky, Meloni ha risposto ad alcune domande dei giornalisti, cosa che avveniva anche con i suoi predecessori. Questo però è avvenuto solo all’estero: in tutti gli incontri con capi di Stato o di governo avvenuti in Italia, Meloni non ha concesso che fossero fatte domande. Finora le dichiarazioni alla stampa senza domande tenute dalla presidente del Consiglio sono state 11, l’ultima delle quali a inizio aprile, dopo l’incontro con il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez.

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