indietro

No, il Mediterraneo non si scalda «20 volte» più veloce del resto del mondo

| 07 ottobre 2021
La dichiarazione
«La regione del Mediterraneo si riscalda 20 volte più rapidamente rispetto alla media globale»
Fonte: Youtube | 4 ottobre 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Pinocchio andante
Il 4 ottobre, durante l’evento “Fede e scienza: Verso Cop 26” in Vaticano, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (Movimento 5 stelle) ha detto che la regione del Mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, «si riscalda 20 volte più rapidamente» rispetto al resto del mondo (min: 35.40).

Abbiamo verificato e Di Maio esagera, nonostante abbia posto l’accento su un fenomeno realmente preoccupante. È vero che il Mediterraneo è una delle regioni più colpite dall’emergenza climatica, ma il dato citato dal ministro degli Esteri è sbagliato.

Di quanto aumenterà la temperatura nel Mediterraneo

Uno degli studi più recenti sul cambiamento climatico nel Mediterraneo è il First Mediterranean assessment report (Mar1), pubblicato a novembre 2020 dal Mediterranean experts on climate and environmental change (MedEc), un network indipendente di scienziati che nel 2019 contava più di 600 membri.

Secondo il rapporto, nel 2020 le temperatura media della regione del Mediterraneo era superiore di 1,5°C rispetto a quella registrata tra il 1860 e il 1890. E crescerà ancora nei prossimi decenni.

In base alle previsioni degli esperti del MedEcc, entro il 2100 le temperatura nel bacino del Mediterraneo potrebbe aumentare di quasi 6°C nel caso le emissioni di gas serra nell’atmosfera rimangano elevate (scenario rosso nel Grafico 1). Nel caso in cui le emissioni venissero ridotte entro i limiti dell’Accordo di Parigi, allora l’aumento potrebbe arrivare fino a 2°C (scenario blu nel Grafico 1).
Grafico 1. Proiezione della media annuale delle temperature fino al 2100 – Fonte: Mar1
Grafico 1. Proiezione della media annuale delle temperature fino al 2100 – Fonte: Mar1
Nello specifico, gli scienziati stimano che entro il 2100 il Mediterraneo arriverà a riscaldarsi del 20 per cento in più rispetto alla media globale (percentuale ripresa tempo fa anche da alcune fonti stampa). Quando parla di un riscaldamento «20 volte» più rapido del Mediterraneo rispetto al resto del mondo, è molto probabile che Di Maio faccia riferimento proprio a questo +20 per cento, interpretandolo però in maniera errata.

Dire che il Mediterraneo «si riscalda 20 volte più rapidamente della media globale» non equivale a quanto documentato nel rapporto. Per capirlo basta fare un esempio pratico: se Di Maio avesse ragione, a fronte di un aumento delle temperature mondiali pari a 1°C, la temperatura nella regione del Mediterraneo dovrebbe salire di 20°C.

Dichiarazione di Di Maio a parte, come abbiamo scritto in passato, anche l’aumento di alcuni decimi di grado possono causare gravi conseguenze per l’ambiente, marino e non solo.

Il verdetto

Secondo Luigi Di Maio, la regione del Mediterraneo «si riscalda 20 volte più rapidamente rispetto alla media globale».

Abbiamo verificato e il ministro degli Esteri sbaglia. Secondo una ricerca pubblicata al novembre 2020, le temperature della regione del Mediterraneo arriveranno a essere del 20 per cento superiori alla media mondiale. Dunque non 20 volte di più, e nemmeno il doppio. Con tutta probabilità il ministro degli Esteri ha ripreso il dato dello studio, dandone però un’interpretazione sbagliata.

Per questo Di Maio si merita un “Pinocchio andante”.

AIUTACI A CRESCERE NEL 2024

Siamo indipendenti: non riceviamo denaro da partiti né fondi pubblici dalle autorità italiane. Per questo il contributo di chi ci sostiene è importante. Sostieni il nostro lavoro: riceverai ogni giorno una newsletter con le notizie più importanti sulla politica italiana e avrai accesso a contenuti esclusivi, come le nostre guide sui temi del momento. Il primo mese di prova è gratuito.
Scopri che cosa ottieni
Newsletter

I Soldi dell’Europa

Il lunedì, ogni due settimane
Il lunedì, le cose da sapere sugli oltre 190 miliardi di euro che l’Unione europea darà all’Italia entro il 2026.

Ultimi fact-checking