La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni il 10 gennaio ha scritto sul suo profilo Facebook, citando «impietosi» dati Frontex-Ministero dell’Interno, che gli arrivi illegali di migranti verso l’Europa sono diminuiti con l’emergenza Covid-19 «con la sola eccezione dell’Italia».

Le cose non stanno proprio così. È vero che gli arrivi illegali nell’Ue siano complessivamente diminuiti e siano aumentati in Italia (triplicati, come correttamente riporta la leader di Fdi nel seguito del suo post), ma il nostro Paese non è l’unico in questa situazione. Andiamo a vedere i dettagli.

I dati di Frontex

Secondo un comunicato pubblicato l’8 gennaio da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, «il numero di attraversamenti illegali delle frontiere esterne [cioè sia sbarchi sia ingressi via terra n.d.r.] dell’Ue è diminuito del 13 per cento l’anno scorso, a circa 124 mila, in larga parte a causa dell’impatto delle restrizioni per la Covid-19 messe in campo da diversi Stati».

Dunque è vero, come dice Meloni, che l’emergenza Covid-19 – e in particolare le misure prese dagli Stati per contenerla – abbiano fatto diminuire gli arrivi illegali di migranti verso l’Europa. Il dato del 2020 è secondo Frontex addirittura il più basso dal 2013.

Vediamo ora la situazione dell’Italia.

Italia

Sempre secondo il comunicato di Frontex, «il numero di arrivi irregolari sulla rotta centrale del Mediterraneo è quasi triplicato, a 35.600, rendendola la rotta migratoria verso l’Europa più attiva». La rotta centrale del Mediterraneo è quella che porta dall’Africa sub-sahariana all’Italia.

Dunque è vero che mentre il numero degli ingressi illegali in Europa sia generalmente diminuito nel corso del 2020 a causa della pandemia (-13 per cento), quello degli ingressi illegali in Italia sia quasi triplicato (+154 per cento).

Su questo fatto, come abbiamo scritto di recente, la politica italiana ha insistito parecchio (anche se meno che in passato) e non di rado mescolando informazioni corrette e falsità.

Ma davvero l’Italia è l’unico Paese verso cui siano aumentati gli ingressi illegali di migranti? La risposta è no. Ci sono almeno due altre eccezioni.

Ungheria e Slovenia

Come si vede nell’immagine allegata al comunicato di Frontex, c’è un’altra rotta che nel 2020 ha registrato un aumento, anche se meno significativo. Si tratta delle rotta balcanica occidentale, che ha visto crescere gli ingressi illegali del 78 per cento, a circa 27 mila. Meloni ne parla ma solo in riferimento all’Italia, che però non è il punto di arrivo della rotta nell’Unione Europea.

La rotta parte infatti dalla Turchia, attraversa la Grecia (o a volte la Bulgaria) e quindi i Balcani occidentali (Albania, Macedonia, Kosovo, Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina) per arrivare in Ungheria o Slovenia (la Croazia è nell’Ue ma non ancora nell’area Schengen). Gli arrivi in questi due Paesi sono dunque aumentati nel corso del 2020.

Su questa rotta si mescolano due flussi distinti, quello di migranti che arrivano dal Medio Oriente e quello di migranti balcanici.

È vero che parte del flusso della rotta balcanica occidentale arrivi poi in Italia, ma non tutto, e soprattutto è specularmente vero che, come rileva ad esempio la Commissione europea, il flusso della rotta del Mediterraneo centrale spesso non abbia nell’Italia il suo punto finale di arrivo.

Al di là di questo, c’è comunque almeno un altro Paese Ue, oltre a Ungheria e Slovenia, che ha visto nel 2020 aumentare gli ingressi illegali di migranti sul proprio territorio.

Spagna

In Spagna, secondo i dati dell’Unhcr (l’Agenzia Onu che si occupa dei rifugiati), nel 2020 sono arrivati 41.861 migranti (oltre 40.300 via mare). Nel 2019 ne erano arrivati 32.513. Dunque c’è stato un aumento del 30 per cento circa.

Questo aumento dipende dall’aumento del flusso che va dall’Africa verso le Canarie, isole che si trovano nell’Atlantico ma che essendo territorio spagnolo permettono ai migranti di fare domanda di asilo a un Paese Ue. Secondo Frontex solo qui nel 2020 ci sono stati più di 22.600 ingressi irregolari, otto volte di più dei numeri del 2019. Un numero talmente alto da compensare ampiamente il calo della rotta del Mediterraneo occidentale (-28 per cento).

Il verdetto

Giorgia Meloni ha sostenuto il 10 gennaio che nel 2020 gli arrivi illegali di migranti siano diminuiti in tutta Europa con l’unica eccezione dell’Italia, ma sbaglia.

È vero che gli arrivi illegali complessivi in Europa siano diminuiti nel 2020 rispetto al 2019 (-13 per cento), e che in Italia invece siano aumentati (+154 per cento), ma il nostro non è l’unico Paese in questa situazione.

Oltre che sulla rotta del Mediterraneo centrale, che porta in Italia, il numero di attraversamenti illegali delle frontiere esterne comunitarie è aumentato anche sulla rotta balcanica occidentale, che porta in Ungheria e Slovenia.

Inoltre anche in Spagna sono aumentati gli ingressi illegali, in particolare a causa dell’aumento del flusso migratorio verso le isole Canarie. Nel complesso per Meloni un “Pinocchio andante”.