Il 27 aprile, ospite a Quarta Repubblica su Rete4, il leader della Lega Matteo Salvini ha detto (min. 8:18) che «ci sono stati più di 11 milioni di controlli dall’inizio della quarantena e i furbi sono stati meno di tre su 100».

Che cosa dicono i numeri ufficiali? Abbiamo verificato.

I dati sui controlli

Il Ministero dell’Interno pubblica periodicamente sul suo sito i dati giornalieri sui controlli delle forze dell’ordine. Al momento le statistiche più aggiornate vanno dall’11 marzo al 26 aprile 2020 (qui raccolte e rielaborate in una tabella da Pagella Politica).

Prima di vedere se i numeri danno ragione o meno a Salvini, bisogna fare una precisazione.

Fino al 25 marzo i dati raccolti dal Viminale durante i controlli erano di sei tipi: il numero di persone controllate, insieme ad altri due sui denunciati per varie violazioni; e il numero di esercizi commerciali controllati, con quello dei titolari denunciati e quello delle sospensioni degli esercizi.

Dal 26 marzo, a seguito delle novità introdotte con un nuovo decreto-legge (n. 19 del 25 marzo 2020), il Viminale ha iniziato a conteggiare anche le persone sanzionate in base all’articolo 4 del nuovo decreto (che ha trasformato le precedenti violazioni penali in sanzioni amministrative) e le chiusure provvisorie degli esercizi commerciali, comminate per i cinque e i 30 giorni.

In base alle nostre elaborazioni, dall’11 al 25 marzo sono state controllate 2.675.113 persone, mentre dal 26 marzo al 26 aprile 7.911.522. In totale stiamo parlando di oltre 10.586.635 cittadini controllati, con una media di oltre 225 mila controlli quotidiani su 47 giorni.

Sul totale delle persone controllate, dall’11 al 25 marzo i denunciati sono stati nel complesso 118.475, mentre dal 26 marzo al 26 aprile – contando anche i sanzionati – le persone che hanno violato le regole sono state 268.612.

Stiamo parlando dunque di 387.087 persone denunciate o sanzionate tra l’11 marzo e il 26 aprile.

A questi dati vanno poi aggiunti quelli sui controlli per gli esercizi commerciali.

Tra l’11 e il 25 marzo, sono stati controllati 1.233.647 esercizi, con 2.607 denunce e 249 sospensioni; tra il 26 marzo e il 26 aprile, gli esercizi controllati sono stati 2.869.790, con 4.724 titolari sanzionati e 1.183 chiusure.

Non è chiaro a che cosa faccia riferimento Salvini quando parla di «furbi», se solo alle singole persone o anche ai dati sugli esercizi commerciali.

Come abbiamo visto, se si considerano solo le persone controllate, dall’11 marzo al 26 aprile il loro numero corrisponde a oltre 10,5 milioni di unità (un numero leggermente più basso di quello citato da Salvini), con poco più di 387 mila persone tra denunciate o sanzionate: circa il 3,6 per cento sul totale.

Se si contano anche gli esercizi commerciali, i controlli arrivano a oltre 14,6 milioni, con più di 8.700 tra titolari sanzionati ed esercizi chiusi, che si vanno ad aggiungere al dato dei denunciati e sanzionati appena visto.

Ricapitolando: dall’inizio della quarantena, se si contano le singole persone, meno di quattro su 100 non hanno rispettato le regole; se si contano anche gli esercizi commerciali nel calcolo complessivo, il dato scende a meno di tre su 100.

Il verdetto

Secondo Matteo Salvini, «ci sono stati più di 11 milioni di controlli dall’inizio della quarantena e i furbi sono stati meno di tre su 100».

Abbiamo verificato e il leader della Lega cita numeri sostanzialmente corretti, anche se non specifica se fa riferimento solo ai controlli sulle singole persone o anche a quelli sugli esercizi commerciali.

Dall’11 marzo al 26 aprile sono state controllate oltre 10,5 milioni di persone, oltre 387 mila delle quali non sono risultate in regola: meno di quattro su 100.

Se si aggiungono anche gli esercizi commerciali, il numero dei controlli totali supera i 14,6 milioni, mentre quello dei non in regola raggiunge i quasi 400 mila. In questo caso, meno di tre su 100.

In conclusione, Salvini si merita un “Vero”.