Il 19 marzo, l’ex sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano (M5s) ha scritto su Facebook che «oltre 800 milioni di studenti nel mondo non stanno frequentando la scuola» a causa dell’emergenza coronavirus.

È una stima attendibile? Abbiamo verificato.

Che cosa dice l’Unesco

L’Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) sta monitorando i provvedimenti presi dai singoli Paesi del mondo in merito alla chiusura di scuole e università per contrastare la pandemia del nuovo coronavirus.

Secondo i dati più aggiornati dell’agenzia Onu, al 18 marzo in totale 107 Stati – come l’Italia – hanno adottato a livello nazionale misure per chiudere gli istituti scolastici e universitari, mentre 12 Stati (tra cui il Brasile, il Canada, gli Stati Uniti e l’India) hanno optato per chiusure circoscritte solo a determinate aree. Nel complesso, secondo l’Unesco, questi provvedimenti coinvolgono 861,7 milioni di studenti in tutto il mondo (861.737.696, a voler essere precisi) una cifra un po’ più alta di quella indicata da Giuliano.

I dati forniti dall’Unesco sono poi divisi per studenti appartenenti ai livelli di istruzione dalla pre-primaria alla secondaria superiore, e per studenti universitari.

Il Paese più “colpito” dalla chiusura delle scuole è la Cina (con quasi 280 milioni di studenti tenuti a “casa”), seguita dal Pakistan (con quasi 47 milioni) e dal Bangladesh (quasi 40 milioni).

In Italia, secondo i calcoli Unesco, il coronavirus sta tenendo lontani da scuola e dalle università quasi 11 milioni di studenti: oltre 9 milioni dalla pre-primaria alla secondaria superiore e oltre 1,8 milioni dall’istruzione terziaria.

Il verdetto

Secondo l’ex sottosegretario all’Istruzione del M5s Salvatore Giuliano, «oltre 800 milioni di studenti nel mondo non stanno frequentando la scuola» a causa dell’emergenza coronavirus.

Abbiamo verificato e i numeri elaborati dall’Unesco dicono che questa stima è leggermente imprecisa, al ribasso, ma sostanzialmente corretta.

Secondo l’agenzia Onu infatti, negli oltre 100 Paesi che hanno deciso di chiudere scuole e università a causa della pandemia del nuovo coronavirus gli studenti lasciati a casa da scuola e università sarebbero più di 861 milioni.

“C’eri quasi”, quindi, per Giuliano.