Il 9 ottobre il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi ha pubblicato sul Blog delle Stelle un articolo in cui viene affrontato, numeri alla mano, il problema della crisi e del cambiamento climatico in Italia.

Secondo Zolezzi lo Stato spenderebbe ogni anno 16 miliardi di euro in «sussidi ambientalmente dannosi». È davvero così? Di che sussidi si tratta? Abbiamo verificato.

Di che cosa stiamo parlando

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare riporta la classificazione dell’Ocse, secondo cui si possono definire «sussidi ambientalmente dannosi» (Sad) quelle misure che «aumentano i livelli di produzione tramite il maggior utilizzo della risorsa naturale con un conseguente aumento del livello dei rifiuti, dell’inquinamento e dello sfruttamento della risorsa naturale, o ancora le misure di sostegno alla produzione che aumentano lo sfruttamento delle risorse e danneggiano la biodiversità».

Per fare degli esempi, sono sussidi ambientalmente dannosi il differente trattamento fiscale fra benzina e gasolio, e l’esenzione dall’accisa sui carburanti per la navigazione aerea e marittima.

Al contrario, i «sussidi ambientalmente favorevoli» (Saf) hanno come «obiettivo primario la salvaguardia ambientale o la gestione sostenibile delle risorse».

I sussidi, come riportato dal Ministero dell’Ambiente, «comprendono, tra gli altri, gli incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni» che lo Stato mette in atto a favore dei combustibili fossili.

Fatta chiarezza sui termini, torniamo ai dati forniti dal deputato Zolezzi: davvero lo Stato ha speso 16 miliardi di euro in sussidi dannosi per l’ambiente?

Quando si spende

I dati più recenti in materia sono stati diffusi dal Ministero dell’Ambiente l’8 luglio 2019, e fanno riferimento al 2017. I numeri e le stime cui faremo riferimento sono raccolti nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Il Ministero ha quantificato i Sad e i Saf erogati dallo Stato italiano in tutti i settori: energia, agricoltura, trasporti, edilizia. Per il 2017, secondo il Catalogo, sono stati stimati sussidi dannosi per circa 19,3 miliardi di euro e sussidi favorevoli per circa 15,2 miliardi di euro.

Guardando ai soli dannosi, i sussidi alle fonti fossili sono stimati nel 2017 in 16,8 miliardi di euro: sono cioè aumentati rispetto al 2016. In quell’anno, il Catalogo parlava invece di sussidi annuali dannosi all’ambiente relativi alle fonti fossili pari a 11,55 miliardi di euro.

Il verdetto

Il deputato Alberto Zolezzi ha scritto su ilBlog delle Stelle che lo Stato «spende oltre 16 miliardi in sussidi ambientalmente dannosi».

In realtà, abbiamo visto che i sussidi dannosi stimati nella loro totalità (gli ultimi dati sono del 2017) ammontano a circa 19,3 miliardi.

Con la cifra di «oltre 16 miliardi» Zolezzi sta forse facendo riferimento ai soli sussidi alle fonti fossili, che sono però un sottoinsieme dei Sad. In ogni caso la sua affermazione, al netto di questa imprecisione, è sostanzialmente corretta.

Il deputato Zolezzi si merita nel complesso un “C’eri quasi”.