Il 15 agosto, la deputata di Forza Italia Mara Carfagna ha scritto su Facebook che «tutti i delitti calano tranne quelli contro le donne».

Il commento di Carfagna è stato pubblicato il giorno in cui a Castel Volturno (Campania), il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha presentato il tradizionale dossier di Ferragosto del Viminale. Questo rapporto contiene i dati sui reati e sull’attività del ministero dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2019.

Ma che cosa dicono i numeri? Carfagna ha ragione? Abbiamo verificato.

I numeri sui delitti

Secondo il Ministero dell’Interno, tra il 1° agosto 2018 e il 31 luglio 2019 c’è stato un calo generale dei reati.

Gli omicidi sono scesi da 357 a 307 (-14 per cento), mentre furti e rapine sono calati rispettivamente dell’11,2 per cento e del 16,2 per cento. Una riduzione minore è stata invece registrata per quanto riguarda le truffe (-2,1 per cento), passate da 122.378 a 119.776. In questa particolare categoria, sono però aumentate – seppur di poco – le vittime over 65: gli anziani truffati sono passati da 19.120 a 19.343 (+1,2 per cento).

I delitti contro le donne

Nella sezione dedicata ai reati, il dossier del Viminale indica – con dati non ancora consolidati – quante donne sono state vittime di omicidi in ambito familiare e affettivo tra il 1° agosto 2018 e il 31 luglio 2019.

Su 145 omicidi in quell’ambito, il 63,4 per cento delle vittime sono state donne. Si tratta di 92 donne uccise.

Il rapporto non esplicita l’andamento di questa statistica rispetto allo stesso periodo a cavallo tra 2017 e 2018. Ma il dossier del Viminale pubblicato il 15 agosto dell’anno scorso diceva che tra il 1° agosto 2017 e il 31 luglio 2018, su 134 omicidi in ambito affettivo e familiare, il 68,7 per cento delle vittime erano state donne: dunque 92 omicidi anche in questo caso.

Oltre l’ambito familiare

E fuori dall’ambito familiare e affettivo? Il rapporto del Ministero dell’Interno non dice quante donne sono state vittime di omicidio in generale. I dati Istat più aggiornati, riferiti all’anno 2017, dicono che le donne vittime di omicidi volontari sono state 115. L’anno prima erano state 134.

Se guardiamo agli ultimi anni, comunque, il trend verso una riduzione c’è: lo spiega bene anche una sezione del rapporto Istat Le vittime di omicidio,pubblicato a novembre 2018. Qui si legge che, tra il 2002 e il 2017, le donne vittime di omicidio sono calate da 0,64 ogni 100 mila abitanti femmine a 0,40. A inizio anni Duemila le donne vittime di omicidio volontario erano state oltre 190.

La riduzione è stata però maggiore per gli uomini: nel 2002, erano stati vittime di omicidio volontario 1,65 uomini ogni 100 mila abitanti maschi; nel 2017, 0,79.

Il verdetto

La deputata di Forza Italia Mara Carfagna ha commentato i dati del dossier del Ministero dell’Interno pubblicato il 15 agosto dicendo che «tutti i delitti calano tranne quelli contro le donne».

I numeri del Viminale – sebbene non ancora consolidati – le danno ragione, se guardiamo al numero anno su anno: tra il 1° agosto 2018 e il 31 luglio 2019, 92 donne sono state uccise in ambito familiare e affettivo, lo stesso numero dello stesso periodo di un anno prima. Ad oggi, non sono ancora disponibili i dati per quanto riguarda la percentuale di donne vittime di omicidi in generale.

In realtà, il calo c’è stato, guardando al trend degli ultimi anni. Ma ci limitiamo al confronto anno su anno, Carfagna ha ragione in base ai dati disponibili. “C’eri quasi”.