Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.


Nicola Zingaretti ha dichiarato che già il Partito democratico aveva proposto una riduzione degli stipendi dei parlamentari, così da raggiungere lo stesso livello di quelli europei «che sono inferiori».

Il segretario del Pd fa un’affermazione fuorviante. È vero che la pdl Zanda, equiparando il trattamento economico dei parlamentari italiani a quello dei parlamentari europei, avrebbe ridotto lo stipendio mensile dei parlamentari in senso stretto. Ma oltre agli stipendi ci sono parecchie altre voci che compongono il trattamento economico di deputati e senatori. Se le si considera tutte, le cose cambiano.

Infatti, con la proposta Zanda lo stipendio mensile lordo sarebbe calato da quasi 10.500 euro lordi al mese a meno di 8.800, ma con le indennità – prendendo il caso teorico di deputati sempre presenti, di un mese molto fitto di sedute e di rendicontazioni delle proprie spese fino all’ultimo centesimo disponibile – il trattamento complessivo avrebbe potuto essere anche essere più alto (fino a circa 500 euro in più).

Nicola Zingaretti merita un “Nì”.

Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.