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Il verdetto







Se adottiamo una definizione limitata di “penalizzazione”, non è vero che lo spot governativo su “quota 100” contiene una bugia, come ha dichiarato Maurizio Gasparri (Forza Italia). Non è infatti prevista una decurtazione per legge dell’assegno di chi approfitterà di questa misura per andare in pensione in anticipo.



Vero però che, in concreto, chi sfrutterà “quota 100” riceverà un assegno inferiore a quello che avrebbe percepito se avesse atteso di maturare i requisiti previsti dalla riforma Fornero. Questo perché il lavoratore avrà versato meno contributi. L’entità della riduzione varia molto a seconda della situazione soggettiva del lavoratore, ma secondo una stima potrebbe arrivare fino a un terzo della pensione.



In conclusione, Gasparri merita un Nì.



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