Il 24 gennaio, Pier Ferdinando Casini è intervenuto al Senato sulla crisi politica in Venezuela, che in questi giorni vede contrapposti Nicolás Maduro, presidente del Paese, e Juan Guaidó, presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana.



Secondo l’ex presidente della Camera, il governo italiano deve prendere una posizione chiara in favore di Guaidó, perché «uno dei Paesi che negli anni Settanta era tra i più ricchi del mondo» oggi vive una situazione disperata.



Ma è vero che qualche decennio fa il Venezuela aveva una ricchezza così grande? Abbiamo verificato.



Il Venezuela negli anni Settanta



Secondo i dati della Banca mondiale, nel 1970 il Venezuela aveva un Prodotto interno lordo (Pil) di 11,5 miliardi di dollari, attualizzati al valore di oggi. Con una popolazione di circa 11,6 milioni di abitanti, il suo Pil pro capite era di 997,7 dollari.



Nella classifica della Banca mondiale, che include microstati come Monaco e territori come la Nuova Caledonia (dipendenza francese nel Pacifico), cinquant’anni fa il Venezuela era al trentasettesimo posto tra gli Stati più ricchi al mondo, il trentesimo se si contano soltanto gli Stati indipendenti. Nelle prime cinque posizioni c’erano gli Stati Uniti (Pil pro capite di 5.246 dollari odierni), la Svezia (4.669 dollari), il Canada (4.121 dollari), la Danimarca (3.464 dollari) e la Norvegia (3.306 dollari). L’Italia era al ventisettesimo posto con circa 2.100 dollari. In breve, contando solo i Paesi indipendenti, il Venezuela era nel 20% degli Stati più ricchi.



Nel 1980 – con un Pil di 59,1 miliardi di dollari e una popolazione di 15,3 milioni di abitanti – il Venezuela era sceso al quarantottesimo posto, con un Pil pro capite di 3.852 mila dollari. Anche in questo caso, tra i Paesi più ricchi c’erano i tre Stati del Nord Europa appena citati, la Svizzera (con un Pil pro capite di 18.832 dollari) e l’Arabia Saudita (16.892 dollari).



E rispetto al Sudamerica?



Bisogna intendersi quindi su che cosa si intenda con i Paesi «più ricchi del mondo», ma di certo il Venezuela era nel quinto più ricco della classifica. Il risultato cambia se si restringe il campo solo ai Paesi del Sudamerica?



Nel 1970, la sola Argentina era più ricca del Venezuela. Con un Pil di 31,5 miliardi di dollari e una popolazione di circa 24 milioni di abitanti, aveva un Pil pro capite di 1.317 dollari odierni, 300 in più rispetto a quello dei venezuelani. Dal terzo posto in poi, in questa classifica continentale, c’erano il Cile (954,2 dollari), l’Uruguay (761 dollari) e il Perù (557,1 dollari).



Dieci anni dopo, però, il Venezuela era diventato effettivamente il Paese più ricco del Sudamerica. I dati del 1980 mostrano infatti che i venezuelani avevano un Pil pro capite superiore a quello degli argentini (2.738 dollari), seconda in classifica, dei cileni (2.577 dollari) e degli ecuadoriani (2.241 dollari).



Primato perso però già nel 1990, quando – con un Pil pro capite di 2.446 dollari – il Venezuela era dietro ad Argentina (4.318 dollari), Brasile (3.093 dollari) e Uruguay (2.989 dollari).



Il Venezuela oggi



Oggi, con la crisi economica e politica, lo scenario è cambiato ancora di più: il Venezuela è ufficialmente il Paese più povero del Sud America. Dal 2010 – anno in cui il Pro capite venezuelano era di 13.545 dollari – la ricchezza del Venezuela si è velocemente contratta.



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Secondo i dati più aggiornati del Fondo monetario internazionale (ottobre 2018), i venezuelani hanno un Pil pro capite di circa 3.100 dollari. Al primo posto c’è l’Uruguay (17.870 dollari), seguito da Cile (16.280 dollari), Brasile (9.160 dollari), Argentina (9.050 dollari), Perù (7.360 dollari), Colombia (7.050 dollari), Suriname (6.880 dollari), Ecuador (6.280 dollari), Paraguay (6.230 dollari), Guyana (4.940 dollari), Bolivia (3.940 dollari) e Venezuela (3.100 dollari). Non sono disponibili dati sulla Guyana francese.



Il verdetto




Pier Ferdinando Casini, in un discorso al Senato, ha invitato il governo a supportare Juan Guaidó contro il presidente venezuelano Nicolás Maduro, responsabile di aver portato al disastro «uno dei Paesi più ricchi del mondo negli anni Settanta».



I dati storici della Banca mondiale sul Pil pro capite ci dicono che questa frase è un po’ esagerata. Nel 1970, il Venezuela era oltre la ventesima posizione tra i Paesi più ricchi del mondo e faceva parte del 20% delle nazioni più ricche. Era tra le prime due posizioni tra gli Stati del Sudamerica. Oggi, invece, il suo Pil pro capite è paragonabile a quello del Marocco, delle Filippine e del Sudan. Il crollo è netto, ma «tra i più ricchi» suona un poco eccessivo: “Nì” per l’esponente centrista.