Ospite della trasmissione Otto e mezzo, la presidente della Camera Laura Boldrini ha risposto al leader della Lega Matteo Salvini, che accusava la sua presidenza di essere “la peggiore della storia”: lo ha fatto rivendicando i risparmi conseguiti negli ultimi anni. Vediamo se i numeri sono corretti.

Quanto risparmia la Camera

Un’infografica pubblicata ad aprile 2017 dalla Presidenza della Camera spiega che il totale di 350 milioni di euro si compone per 200 milioni circa di restituzioni a favore del bilancio dello Stato e per 150 milioni di una minore dotazione rispetto a quella del 2012. I dati corrispondono a quelli che si possono leggere sui bilanci dell’istituzione.

Le restituzioni

Nell’ultima relazione al bilancio della Camera, presentato all’Aula nel luglio dello scorso anno, viene certificata nel 2017 una restituzione al bilancio dello Stato di 80 milioni di euro: una parte (51,8 milioni) proviene dall’avanzo di amministrazione del 2016, l’altra (28,2 milioni) da una quota dell’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti. La cifra è confermata anche dal Bilancio triennale 2017-2019 della Camera, dove compare sotto la voce “Restituzione di somme” (80,22 milioni di euro).

Questa somma si aggiunge alle restituzioni degli anni passati: 47 milioni nel 2016, 34,7 milioni nel 2015, 28,3 milioni nel 2014 e 10 milioni nel 2013.

In totale, dunque, le restituzioni della Camera tra il 2013 e oggi ammontano effettivamente a 200 milioni di euro circa, come riportano i bilanci.

La minor dotazione

Come si legge ancora nell’ultima relazione al bilancio, “aggiungendo a tale somma [i 200 milioni di restituzioni, ndr.] i 150 milioni di euro di minore dotazione richiesta al bilancio dello Stato nel triennio 2013-2015 rispetto all’entità della dotazione richiesta nel 2012, i contribuenti avranno risparmiato per il funzionamento della Camera, dal 2013 al 2017, 350 milioni di euro”.

Nella relazione al bilancio di previsione per il 2015 approvata dall’Ufficio di Presidenza, si certificava infatti una dotazione fissa di 943,16 milioni di euro l’anno per il triennio 2013-15, “inferiore di 50 milioni di euro rispetto al 2012”. Il totale di 150 milioni viene dunque dalla moltiplicazione per tre – i tre anni dal 2013 al 2015 – dei 50 milioni di minori fondi dati ogni anno dallo Stato alla Camera dei deputati per il suo funzionamento.

Verdetto

La presidente della Camera Laura Boldrini ha riportato cifre corrette, affermando che dal suo insediamento, dunque dall’inizio della legislatura nel 2013, la Camera dei Deputati ha ottenuto risparmi rispetto agli anni precedenti – tra restituzioni e minore dotazione – di circa 350 milioni di euro. Per Boldrini dunque un “Vero”.