Conte, Salvini e Renzi in Senato: il fact-checking

Ansa
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Nel pomeriggio del 20 agosto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un lungo discorso al Senato con cui ha annunciato le sue dimissioni e la fine del governo Lega e Movimento 5 stelle. Subito dopo di lui, hanno preso parola prima il ministro dell’Interno Matteo Salvini, poi l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

A questo link è consultabile l’intero resoconto stenografico di tutti gli interventi, mentre qui sotto c’è il video integrale della seduta del Senato del 20 agosto (qui l’intervento di Conte, qui Salvini, qui Renzi).

Abbiamo controllato le dichiarazioni verificabili fatte dai protagonisti della crisi di questi giorni: 8 del presidente del Consiglio uscente9 per il ministro del’Interno7 per l’ex segretario del Partito democratico, per un totale di 24 affermazioni.
Il discorso di Conte

Per quanto riguarda Conte, quattro dichiarazioni sono sostanzialmente vere (dalla possibilità di entrare in esercizio provvisorio al successo delle energie rinnovabili), mentre una è scorretta (sull’eccezionalità del piano anti-dissesto idrogeologico). Nelle restanti tre, Conte ha per così dire esagerato i risultati ottenuti dal suo governo in 14 mesi di attività.

Il discorso di Salvini

Per quanto riguarda Salvini, su quattro dichiarazioni il leader della Lega dice la verità: per esempio, è vero che in Italia si fanno sempre meno figli e che ci sono Paesi europei, come Austria e Polonia, in cui si vota in autunno.

Su altre cinque, il ministro dell’Interno è impreciso. Salvini, tra le altre cose, esagera le violazioni di Francia e Germania dei vincoli europei e l’effettiva validità dell’espressione «porti chiusi». Il decreto Sicurezza bis ha messo nero su bianco la possibilità al Ministero dell’Interno (insieme a quello delle Infrastrutture e quello della Difesa) di vietare l’ingresso delle navi con a bordo migranti nelle acque territoriali italiane, ma gli sbarchi continuano anche negli ultimi giorni.

Il discorso di Renzi

Per quanto riguarda Renzi, tre dichiarazioni sono corrette (per esempio quelle sulla crescita del Pil e della produzione industriale con il Pd), mentre altre tre sono imprecise (per esempio, quella sul ruolo della fatturazione elettronica per evitare la procedura d’infrazione Ue).

Infine – ma quella di Renzi suonava almeno in parte una battuta – è piuttosto sbagliato dire che il leader della Lega gareggia per il secondo posto dietro Casini come politico in Senato con il maggior numero di anni di servizio.

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