Negli ultimi giorni, ha suscitato polemica la proposta di legge del deputato leghista Alessandro Morelli di imporre alle radio italiane di trasmettere una quota minima e obbligatoria di canzoni scritte da autori italiani. La proposta di legge è stata associata dallo stesso Morelli alla vittoria al Festival di Sanremo di Mahmood – anche se non è del tutto chiaro il collegamento, considerato che Mahmood è un artista italiano e dunque godrebbe della quota riservata.

La proposta di legge, intitolata “Disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana” è stata depositata da Morelli il 6 febbraio, prima che Mahmood vincesse a Sanremo.

Il testo normativo non è ancora disponibile sul sito di Montecitorio, ma i suoi contenuti sono stati diffusi da fonti di stampa: il provvedimento fisserebbe una quota minima e obbligatoria di canzoni di autori italiani da trasmettere per tutte le emittenti radiofoniche. La cifra riportata è il 33%: in sostanza, su tre canzoni trasmesse in radio, almeno una dovrà essere di autore italiano.

Ma, al di là dell’inesistente legame con il caso Mahmood, la legge proposta da Morelli è davvero necessaria? Quante canzoni “italiane” passano oggi le principali stazioni radiofoniche italiane? Abbiamo verificato…

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