In un articolo della Cnn del 28 febbraio, ripreso in Italia tra gli altri da AdnKronos e Repubblica, si legge che secondo un sondaggio fatto dall’agenzia di pubbliche relazioni 5W Public Relations il 38 per cento degli americani «non berrebbe birra Corona ‘in nessuna circostanza’ a causa dell’epidemia» di coronavirus in corso.

Questa notizia, per come è stata diffusa, è falsa. Andiamo a vedere i dettagli.

L’associazione tra la birra Corona e il nuovo coronavirus

La nota birra messicana è stata associata al coronavirus a causa del suo nome. Questa associazione, priva di qualsiasi fondamento e nata per scherzo sul web già a fine gennaio, secondo la ricostruzione del Time ha finito con il causare timori irrazionali e danni economici al marchio.

È difficile quantificare l’effetto di questa associazione, secondo gli esperti, perché i fattori in gioco sono molti: dal calo della domanda nel mercato cinese (sempre per via del coronavirus, che ha chiuso alcuni impianti di produzione di birra e soprattutto ha tenuto chiusi in casa milioni di potenziali consumatori, ma non per via dell’associazione errata col marchio) all’andamento fluttuante di un prodotto che è percepito come tipicamente estivo, a una cattiva prestazione nel mercato brasiliano.

Quando si legge, dunque, che AB InBev – la società multinazionale proprietaria del marchio Corona – starebbe subendo dei rilevanti danni economici per via dell’errata associazione tra birra messicana e virus cinese, probabilmente c’è un fondamento di verità ma il nesso di causa-effetto, come sottolineato anche dai colleghi debunker di Butac, è decisamente più sfumato.

Ma andiamo ora a vedere meglio perché la notizia sugli americani che non comprerebbero birra Corona a causa del coronavirus è falsa.

Potrà anche non piacere la Corona?

Per prima cosa bisogna chiarire che non è il 38 per cento degli americani a non voler bere birra Corona, ma il 38 per cento del campione statistico prescelto, cioè 737 americani abituali consumatori di birra. Questo lo specifica anche l’articolo della Cnn, ma solo dopo aver presentato il dato in modo scorretto.

Poi, nel comunicato stampa di 5W Public Relations, ricostruiscono ad esempio i nostri colleghi fact-checker spagnoli di Maldita, il dato sul 38 per cento del campione statistico che non berrebbe birra Corona in nessuna circostanza è presentato nel contesto di altre domande riguardo il coronavirus, creando una falsa illusione che le cose fossero collegate.

Non è così. In quel 38 per cento sono compresi anche i bevitori di birra a cui, semplicemente, la Corona non piace. Anzi, secondo quanto riferiscono The Atlantic e altre testate statunitensi, questi ultimi sarebbero la netta maggioranza: i bevitori di birra Corona che non comprerebbero il prodotto a causa del coronavirus sono solo il 4 per cento (il 14 per cento non la ordinerebbe in pubblico, ad esempio in un bar).

Tra le domande della rilevazione statistica sarebbe poi stata anche compresa quella esplicita: “Alla luce del coronavirus, prevede di smettere di bere birra Corona?”. Ma i risultati su questa specifica domanda, nonostante le numerose richieste, non sono mai stati forniti da 5W Public Relations.

Secondo The Atlantic perché probabilmente danno risultati che non avrebbero giustificato titoli altrettanto sensazionalistici ed efficaci a fare pubblicità all’agenzia che, con il suo comunicato stampa, ha giocato (abilmente ma spregiudicatamente) a confondere le carte.

In conclusione

L’associazione, ribadiamo priva di qualsiasi fondamento, tra la birra Corona e coronavirus è stata fatta, in principio forse solo per scherzo. Questo ha però poi quasi certamente creato dei danni di immagine al marchio e, forse, anche dei danni economici, che tuttavia è difficile quantificare a causa della coesistenza di numerose variabili che determinano l’andamento di un prodotto sui vari mercati.

Non è sicuramente vero che il 38 per cento degli americani non berrebbe più birra Corona a causa del coronavirus. E non è vero nemmeno che il 38 per cento del campione statistico usato (737 americani consumatori abituali di birra) non berrebbe birra Corona a causa del coronavirus. Il 38 per cento del campione statistico non berrebbe birra Corona per i motivi più disparati, ad esempio perché non gli piace. È infatti solo il 4 per cento dei bevitori abituali di birra Corona che attualmente prende in considerazione l’ipotesi di non acquistare più quel marchio. E anche tra questi non è dato sapere – visto che i risultati non sono stati divulgati dall’agenzia 5W Public Relations – quanti lo farebbero per il coronavirus e quanti per altre ragioni.