Il fact-checking di Zelensky a Porta a Porta

Dai bambini uccisi ai beni congelati degli oligarchi russi, abbiamo verificato cinque dichiarazioni del presidente dell’Ucraina
Pagella Politica
Il 12 maggio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è stato ospite a Porta a Porta su Rai1, partecipando per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa a un programma televisivo italiano.

Facendo affidamento sulla traduzione simultanea trasmessa in tv, abbiamo verificato cinque dichiarazioni di Zelensky.

I beni congelati degli oligarchi russi

«So che sono bloccati i conti degli oligarchi russi e gli immobili. Questa somma si aggira intorno al miliardo di euro: sono molto grato all’Italia per questo passo» (min. -31:04)

Il dato citato da Zelensky sui beni degli oligarchi russi congelati dal governo italiano è a grandi linee corretto, anche se va aggiornato al rialzo. 

Secondo una stima del Sole 24 Ore, a metà aprile i beni congelati avevano raggiunto un valore complessivo pari a 953 milioni di euro, tra yacht e ville. Lo scorso 6 maggio il Ministero dell’Economia ha però annunciato il congelamento dello yacht Scheherazade, ormeggiato in Toscana, la cui proprietà sarebbe riconducibile al presidente russo Vladimir Putin. Il valore stimato dell’imbarcazione si aggira intorno ai 700 milioni di euro.

Il confronto tra Ucraina e Russia

«Le loro forze armate sono quattro volte più grandi, mentre il loro Stato è otto volte più grande» (min. -23:41)

Il primo confronto è sostanzialmente corretto, mentre il secondo meno. 

Secondo le stime più aggiornate dell’istituto di ricerca britannico International institute for strategic studies, l’Ucraina può contare complessivamente su circa 196 mila soldati contro i 900 mila della Russia (le due cifre salgono rispettivamente a 1,1 milioni e quasi 3 milioni contando anche i riservisti). 

Non è chiaro invece a che cosa faccia riferimento di preciso Zelensky quando parla di «loro Stato». Se si prendono i dati sulla superficie dei due Paesi, il rapporto è sbagliato. In base ai dati della Banca mondiale, l’Ucraina ha infatti una superficie pari a 603 mila chilometri quadrati, la Russia pari a oltre 17 milioni, un numero 28 volte più grande. Discorso diverso vale se si guarda al Pil. Nel 2020 quello ucraino ha toccato i 155 miliardi di dollari, mentre quello della Russia quasi 1.500 miliardi, un numero dieci volte più grande, più in linea con l’«otto volte» indicato da Zelensky.

L’aumento dei prezzi alimentari

«I prezzi per gli alimenti già stanno crescendo nei Paesi asiatici, nei Paesi africani» (min. 16:35)

Secondo diverse fonti stampa internazionali, è vero che in Africa e in Asia si sta già assistendo a un aumento dei prezzi dei beni alimentari. 

Con questa affermazione, Zelensky ha fatto riferimento alle conseguenze della guerra sul commercio internazionale, sottolineando la centralità del suo Paese negli scambi con le nazioni africane e asiatiche. Per esempio l’Ucraina, insieme alla Russia, pesa per oltre il 30 per cento delle esportazioni di grano tenero nel mondo, destinato in larga parte a Egitto, Tunisia, Turchia e altri Paesi asiatici e africani.

I bombardamenti su Odessa

«Odessa è una città prevalentemente russofona: l’8 e il 9 maggio i russi l’hanno bombardata con dei missili» (min. -15:17)

Entrambe le due affermazioni sono corrette. Secondo i dati del Consiglio d’Europa, oltre il 60 per cento della popolazione di Odessa, una città sul Mar Nero, è di etnia ucraina, mentre poco meno del 30 per cento russa, ma il russo è comunque la lingua più parlata. È poi vero che di recente Odessa è stata colpita da alcuni missili russi che, tra le altre cose, hanno distrutto un hotel e un centro commerciale.

Quanti bambini sono morti nella guerra in Ucraina

«Trecento bambini sono stati uccisi» (min. -3:45)

Non è possibile verificare in maniera indipendente questo dato, che però è plausibile in base a quelli forniti dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr). Secondo l’Ohchr, al 12 maggio nel conflitto in Ucraina erano morti almeno 69 bambini, a cui vanno aggiunti altri 170 adolescenti, che portano il conto dei morti minorenni a 239 (il numero dei feriti è di 355). Come ha sottolineato lo stesso Ohchr, il numero effettivo delle morti è «notevolmente più alto», dal momento che la verifica delle informazioni è rallentata dal conflitto in corso.

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